Nel fine settimana pubblichiamo letture e vangelo della domenica ed i santi del sabato e della domenica.
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SANTA CATERINA DA SIENA
Le vergini entrarono con lo sposo alle nozze.
Lettura del Vangelo secondo Matteo. Mt 25, 1-13
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; e sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Oggi ci troviamo a riflettere sul famoso Vangelo delle 10 vergini applicato a Santa Caterina di cui celebriamo oggi la festa.
Vorrei ringraziare il cardinal Martini perché devo a lui la riflessione su questo brano che da ragazzo mi lasciava un po' perplesso, mi sembrava che Gesù fosse stato un po' ingeneroso verso le cinque vergini che pure lo hanno aspettato così a lungo: è colpa dello sposo se è arrivato in ritardo.
Il cardinal Martini ci fece un incontro una volta che mi ha illuminato perché ci spiegò le lampade di cui si parla che non sono le lampade che potremmo pensare noi, quelle che di solito ci immaginiamo, di terracotta, non andarono con queste lampade piene di olio, di per sè si dovrebbe parlare di fiaccole, di torce, e spiegò così: per il matrimonio le donne del villaggio si recano verso l'amico del villaggio per fare corteo allo sposo che arriva e vanno con un bastone su cui avvolgeranno a suo tempo un pezzo di stoffa che verrà intriso con l'olio che portano in una piccola boccia che hanno con sé.
Questo atteggiamento molto tranquillo, quasi quelle lampade estive che usiamo anche noi, forse per cacciare un po' le zanzare.
Dunque sono lì, attendono, quando arriverà lo sposo allora avvolgeranno la stoffa, accenderanno la fiaccola e faranno corteo.
Ed è questo allora il senso vero del brano perché lo sposo ha ritardato, le cinque cosiddette stolte quando sono arrivate in piazza vedendo le altre non si sono accorte che le altre loro amiche hanno il bastone, la stoffa e l'ampolla d'olio.
Sono forse arrivate di corsa, non sono preparate, hanno fatto le cose un po' alla carlona, non hanno avuto il tempo di rendersi conto, parlano con le loro amiche, possibile che non abbiano capito, quindi vuol dire che non hanno riflettuto, non hanno preso sul serio l'incontro con lo sposo.
Ed ecco che allora sì che avviene il triste momento, quando arrivò lo sposo, giustamente le cinque sagge non sono egoiste, e dicono che non basterebbe l'olio né per voi né per noi, mentre le cinque veramente sono le stolte perché invece di correre, e di sera non c'è aperto nessun negozio, ma basterebbe che corrano a casa, se fanno in tempo, per prendere un po' d'olio.
Dunque sono così poco organizzate da non pensare di fare queste cose elementari.
Dietro questa parabola allora mi sembra molto bello riflettere per prima cosa sul fatto che lo sposo, il Signore, ci dà sempre tempo, non arriva così all'improvviso come un giudice che viene a rapirci.
Ha fiducia, vorrebbe che noi capissimo: come mai le vergini cosiddette stolte, non sono arrivate con l'olio, non sono preparate, non hanno desiderato, non hanno messo la testa nella cosa da fare, non era per loro bello l'incontro con lo sposo?
E perché non hanno preso sul serio le cose?
Forse ci serve prendere sul serio il Signore.
Santo del Giorno
Santa Caterina da Siena
1461, Roma, papa Pio II
IL MANTELLO DI SANTA CATERINA
Una volta, santa Caterina da Siena, da una finestrella vide un mendicante steso all'angolo della via. Mentre recitava le preghiere, l'immagine di quel poveretto esposto al freddo, non la lasciò un istante. Infine, non potendo più resistere, corse in cucina a prendere del pane per deporlo presso il dormiente.
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896
ICONOGRAFIA
autore Alessandro Franchi anno 1888
autore Carlo Dolci anno 1665-70
autore Ignoto anno XVII sec
autore Pompeo Batoni anno 1743
autore Scuola Fiorentina anno 1620
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896
autore Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli anno 1896